Negli anni cinquanta e sessanta non era cosa rara vedere in alcuni palazzi del nord Italia dei cartelli con scritto “Non si affitta ai meridionali”… quali sono le tue reazioni quando ti imbatti in annunci di questo tipo?

La prima, immediata, è giustamente di rabbia e sgomento mentre la seconda, a mente un po’ più fredda, ti porta a pensare che ormai sono passati tanti anni e queste cose non accadono più. 

La realtà è che, purtroppo, ancora oggi può capitare di leggere cartelli simili: cambia solo la categoria di persone a cui non si vuole dare la casa in locazione. 

Siamo un’agenzia immobiliare specializzata in locazioni e con tanti anni di esperienza alle spalle, abbiamo visto il nostro settore evolversi e anche noi siamo cambiati tanto! 

Alcune persone invece sono ancora vittime di pregiudizi e stereotipi… siamo convinti che il mondo cambi con il nostro esempio, non con la nostra opinione e per questo abbiamo preso posizione sulla questione della discriminazione immobiliare. 

Problema legislativo o culturale?

Sono pochi i casi in cui si impone per legge l’obbligo di concludere un contratto con chiunque si mostri interessato e il settore della locazione non rientra tra questi. 

Nessun cittadino italiano può essere forzato in una scelta come quella del locatario, lo Stato non può intromettersi in quella che è la libertà economica di un privato. 

Questo significa quindi che il locatore può decidere a chi dare il suo immobile e chi escludere: ha la massima libertà contrattuale e, in sostanza, è legale pubblicare annunci rivolti a una categoria specifica di persone. Del resto, pur non scrivendo un annuncio così esplicito, il proprietario di casa può decidere di escludere dalla sua selezione una fetta di popolazione con determinate caratteristiche (di solito orientamento sessuale, etnia e religione). 

Il problema risulta quindi essere culturale: l’ignoto, il diverso, fanno paura da sempre ma ormai abbiamo tutti i mezzi per conoscersi e superare queste barriere. Quando parliamo di problema culturale il riferimento non è solo ai locatori ma anche a tutte quelle agenzie immobiliari che si prestano a perpetrare queste pratiche per non perdere il cliente. 

Il ruolo dell’agente immobiliare 

Nello scardinare questo genere di pregiudizio l’agente immobiliare ha un ruolo fondamentale: chi si affida a un professionista per la locazione del suo immobile lo fa per avere una guida esperta in un settore estremamente complesso. 

Una guida capace di consigliare la migliore tipologia di contratto per il proprietario di casa, il regime fiscale più conveniente e, soprattutto, di individuare l’inquilino più adatto. 

Perché, diciamolo, le preoccupazioni e le paure maggiori del locatore ruotano tutte intorno a quello: mi pagherà sempre puntuale? Tratterà in maniera decorosa la casa senza fare danni?

Comprendiamo benissimo questi dubbi ma siamo anche consapevoli che selezionare il locatario escludendo le persone in relazione a orientamento sessuale, etnia o religione non è la soluzione. 

Questa consapevolezza ci viene dagli anni di esperienza: troppo spesso ci è capitato di sentire storie in cui i proprietari affittavano i loro immobili a persone conosciute e considerate affidabili, amici o addirittura parenti, che poi non hanno più pagato il canone di locazione e hanno lasciato la casa in condizioni pietose. 

La soluzione è non farsi influenzare da stereotipi, antipatie, “sentimentalismi” o affidarsi alla fortuna: per dare una casa in affitto e proteggere l’investimento occorre fare una buona qualifica dell’inquilino e un’analisi della sua situazione economica. 

Noi di Corner Affitti non ci limitiamo alla richiesta della busta paga ma ci affidiamo a dei professionisti che prendono in considerazione tutti gli aspetti che possono influire sul pagamento del canone (prestiti e finanziamenti per esempio). 

La tutela dell’investimento fatta in questo modo ci sembra la più efficace nei confronti dei proprietari e la più corretta verso gli inquilini… vogliamo vedere questo cambiamento nel mondo e ci impegniamo ogni giorno, con il nostro esempio e non solo con la nostra opinione, per farlo.